
Così, con l’aiuto delle
insegnanti di lettere e di inglese, hanno deciso di scrivere una lettera alla
signora Gofrit nella quale hanno descritto le attività svolte.
La signora Gofrit, che oggi è
nonna di due nipoti e vive a Tel Aviv, è stata così gentile da rispondere ai
ragazzi, soddisfacendo alcune delle loro curiosità e raccontando la sua
infanzia da bambina nascosta grazie al coraggio di una famiglia polacca.
Inoltre ha inviato alla classe una sua foto e una guida di Israele in italiano.
Significativo il messaggio di
questa preziosa testimone: «Gli uomini possono essere molto malvagi, ma, anche
nelle situazioni più brutte, esistono sempre persone buone».
Gli alunni della prima b, emozionati
dalle sue parole, proseguiranno la corrispondenza.
1 commento:
anche la mia scuola (scuola secondaria di vimercate sede di oreno)ha proposte alle classi prime la lettura della storia di Hannah Gofrit, in seguito gli studenti hanno inviato le loro riflessioni e le loro rielaborazione alla signora Gofrit. Il contatto diretto ha entusiasmato gli studenti. Il sito dello Yad Vashem propone un'accurato percorso didattico.
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